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Baccalà alla triestina: dai Paesi Scandinavi con furore!

  2019-03-15

Se sceglierete di soggiornare in uno dei campeggi e villaggi turistici del Trentino-Alto Adige avrete l’occasione per assaporare una delle ricette tipiche di questa regione: il baccalà alla triestina.

Spesso si fa confusione, ma qual è la differenza tra stoccafisso e baccalà? Il primo è merluzzo sotto sale, il secondo è stoccafisso già ammollato. Stessa base, quindi, per due lavorazioni differenti. Lo stoccafisso è un prodotto tipico dei Paesi Scandinavi ma è ormai da secoli che fa parte della gastronomia del Sud e del Nord-Est dell’Italia.

Fu Pietro Querini, navigatore veneziano, a portare lo stoccafisso, in Italia nel XV secolo dopo essersi salvato da un naufragio sull’isola norvegese di Rost. Entrato in contatto con gli abitanti del luogo, ebbe modo di assaggiare i loro piatti a base di merluzzo, pesce che veniva essiccato al sole per poterlo conservare più a lungo. Quando tornò in Italia, dopo otto mesi, portò con sé gli stoccafissi inaugurando una lunghissima tradizione commerciale tra la Norvegia e l’Italia. La diffusione dello stoccafisso fu favorita anche dal Concilio di Trento che, introducendo l’obbligo all’astinenza in tempo di quaresima, favoriva il consumo di pesce al posto della carne e, nello specifico, il consumo dello stoccafisso, visto il suo basso costo.

Ancora oggi il Bel Paese importa il 90% dello stoccafisso dall’arcipelago delle Lofoten, la più importante zona di produzione al mondo.

Di seguito vi diamo la ricetta di questo pezzo della storia gastronomica italiana, piatto gustoso, con un buon apporto proteico, povero di grassi, facile da preparare e che può essere servito come secondo, come piatto unico o come antipasto, a vostra scelta.

Ingredienti per 4 porzioni:

- 600 gr. di patate
- 400 gr. di baccalà
- 4 acciughe sotto sale
- prezzemolo q.b.
- olio extravergine di oliva
- sale q.b.

Procedimento:

Preparate un trito di acciughe precedentemente pulite e dissalate e aggiungetevi il prezzemolo fresco. Sciacquate il baccalà e tagliatelo a bocconi.

Sbucciate le patate e tagliatele a fette sottili. Oliate una pirofila e sistematevi strati di patate salate, pezzi di baccalà, olio e trito di acciughe e prezzemolo, poi di nuovo patate, baccalà e trito, facendo in modo che l’ultimo strato sia quello delle patate.

Bagnate il tutto con mezzo bicchiere di acqua o di latte e infornate a 180° per un’ora circa, posizionando la teglia nel livello medio del forno, finché le patate non diventeranno dorate.
Servite appena togliete dal forno e farete un figurone con i vostri commensali. Se volete abbinare il vostro piatto ad un buon vino della zona, vi consigliamo l’ottimo Friuli Colli Orientali Sauvignon.

Una curiosità: nella zona del Triveneto il merluzzo essiccato viene chiamato baccalà e questo può generare una certa confusione nella preparazione delle ricette tipiche di questa parte d’Italia.

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